L’attività di estrazione di minerali da cave e miniere include i minerali che si presentano in natura allo stato solido (come il carbone e i minerali), liquido (petrolio) o gassoso (gas naturale), seguendo diversi procedimenti: tramite le miniere sotterranee o a cielo aperto, i pozzi, le estrazioni marine ecc. A questo si aggiungono le attività supplementari mirate alla preparazione dei materiali grezzi per la commercializzazione (ad esempio, la frantumazione, la macinazione, il lavaggio, l’essiccazione…).

Nel dettaglio:

  • l’estrazione di carbone riguarda i combustibili minerali solidi, e può avvenire in sotterraneo o a cielo aperto, includendo anche le operazioni necessarie per ottenere un prodotto commerciabile (come la cernita e il lavaggio);industria mineraria
  • l’estrazione di petrolio greggio e di gas naturale implica la produzione di petrolio greggio, l’estrazione di oli bituminosi e di sabbie petrolifere, la produzione di gas naturale e il recupero di idrocarburi liquidi, oltre alle attività di gestione e/o sviluppo dei siti contenenti gas naturali (come la trivellazione, il completamento o l’allestimento di pozzi, l’uso dei separatori e delle apparecchiature per la fangatura ecc.).
  • Infine, l’estrazione di minerali metalliferi può avvenire in sotterraneo, a cielo aperto o può comprendere le estrazioni marine, oltre alle operazioni di arricchimento dei minerali (frantumazione, macinazione, lavaggio, essiccazione, calcinazione…).

La sicurezza nell’industria mineraria

La normativa che regolamenta la sicurezza nelle industrie estrattive viene trattata nel D.Lgs. 624 del 25 novembre 1996, inserito ora nel Testo Unico.

Le attività soggette a tale normativa sono quelle in cui i lavoratori vengono impiegati nella prospezione e ricerca di sostanze minerali, sia in ambienti sotterranei (miniere) che all’aperto (cave, piattaforme marine e continentali).

I principali rischi:

  • quelli legati allo stato delle infrastrutture, come i crolli e i cedimenti;
  • i fenomeni naturali, come le esalazioni di gas dal sottosuolo, gli allagamenti, le esplosioni.

industria minerariaQuesti elementi vanno valutati dal datore di lavoro nel Documento di Sicurezza e Salute (DSS), il quale deve contenere:

  • un elenco delle misure di prevenzione e protezione adottate per ogni tipologia di rischio, con lo scopo di ridurre o eliminare del tutto la fonte di pericolo e/o le probabilità di accadimento;
  • il piano di gestione delle emergenze, che includa anche la verifica periodica delle attrezzature, il piano di evacuazione, i sistemi di comunicazione e informazione disponibili in caso di emergenza.

Strettamente correlato alla sicurezza è poi il tema della progettazione delle infrastrutture dei luoghi di lavoro. I requisiti strutturali (trattati nel capo III del D.Lgs. 624/96) devono rispettare precisi criteri di sicurezza e compartimentazione; il progetto deve essere sottoposto già in fase preliminare all’approvazione delle autorità ingegneristiche competenti.

Inoltre, la formazione dei soggetti coinvolti (a rischio alto) deve essere specifica e mirata a ricoprire le esigenze delle varie attività.

Corsi obbligatori

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