Stress lavoro correlato: i danni psicofisici del lavoratore

Si definisce stress lavoro correlato l’esito patologico di un processo stressogeno innescato dalle reazioni dell’organismo a ogni tipo di richiesta proveniente dall’esterno.

L’Agenzia Europea  per la Sicurezza e Salute sul Lavoro sostiene che lo stress lavoro correlato venga esperito nel momento in cui le richieste provenienti dall’ambiente lavorativo eccedono le capacità dell’individuo nel fronteggiarle: questo provoca determinate reazioni fisiche ed emotive molto dannose.

Pur ammettendo l’esistenza di un tipo di stress che, se manifestato in dosi accettabili, provoca un effetto positivo sul nostro organismo – consentendoci di reagire in modo efficace ed efficiente agli stimoli esterni – quando l’esposizione a fattori stressogeni è eccessivamente dilatata si configura immediatamente come finte di rischio,

E, malgrado lo stress non possa essere definito come una vera e propria malattia, presentandosi in una forma particolarmente intensa e persistente nel tempo può provocare all’individuo anche seri problemi di salute a livello psicofisico.

Si possono individuare due tipi di stress:

  1. quello derivante dalla natura stessa del lavoro;
  2. quello strettamente connesso a fattori organizzativi, come gli orari e i turni inadeguati, l’assegnamento di mansioni troppo pericolose o complicate da svolgere, la penuria di un’esaustiva formazione dei lavoratori ecc.

Va da sé che anche per le imprese stesse lo stress diffuso tra i dipendenti dia origine a situazioni altamente dannose, provocando una scarsa redditività complessiva, il maggiore assenteismo, o, al contrario un eccessivo presenteismo, il potenziale aumento di incidenti e infortuni.

Come riconoscere i sintomi dello stress lavoro correlato?

Nel 2000 dagli studi condotti da Maslach e Leiter sono emerse tre differenti dimensioni dello stress in ambito professionale:

  1. deterioramento dell’impegno nei confronti del lavoro;
  2. deterioramento delle emozioni associate originariamente al proprio mestiere;
  3. adattamento problematico tra la persona il lavoro in sé.

Si distinguono diversi tipi di sintomi legati allo stress lavoro correlato:stress lavoro correlato formazione aziendale

  • sintomi comportamentali, come un’accentuata insicurezza e indecisione, la riduzione della capacità di giudizio, una particolare suscettibilità, la difficoltà nell’instaurare rapporti interpersonali, alcuni disturbi alimentari;
  • sintomi psicologici, come la riduzione dell’attenzione e della concentrazione, l’irritabilità, l’ansia, la depressione, un diffuso pessimismo;
  • sintomi fisici e psicosomatici, quali disturbi dell’apparato gastroenterico, problemi cardiocircolatori, respiratori o disturbi del sonno.

E’ facile intuire come il disagio e lo squilibrio provati dall’individuo sul posto di lavoro si ripercuotano inevitabilmente nella sua sfera privata, che a sua volta il soggetto vivrà con stress e malessere, ritornando costantemente alla propria attività professionale sempre più provato, stanco e instabile.

I fattori di rischio per lo stress lavoro correlato

Le situazioni stressogene nell’ambiente di lavoro sono il frutto di una commistione di elementi con un particolare indice di rischio per il benessere e la tutela del lavoratore. Si tratta soprattutto d i rischi di carattere psicosociale, derivati da inadeguate modalità di progettazione, organizzazione e gestione del lavoro.

Tra gli altri, si ricordano:

  • un eccessivo carico di lavoro;
  • richieste contrastanti provenienti dai superiori e mancanza di chiarezza sulla suddivisione di ruoli e compiti;
  • stress lavoro correlatoscarso coinvolgimento dei lavoratori nei processi decisionali;
  • mancanza di influenza dei lavoratori sulle modalità di svolgimento del lavoro;
  • condizioni di lavoro precarie;
  • comunicazione inefficace;
  • molestie psicologiche e sessuali, che, se diventano sistematiche e continuative, possono sfociare in azioni di mobbing.

La normativa di riferimento, riguardante la valutazione dei rischi da stress, è il nuovo D.lsg 81/08, il quale sancisce l’obbligo per il datore di lavoro, a tutela della salute dei lavoratori, di valutare i rischi da stress lavoro correlato

Mobbing: chi lo esercita e chi lo subisce

Per mobbing si intende una sistematica persecuzione messa in atto da uno a più individui con lo scopo di danneggiare il lavoratore fino a provocarne la perdita del posto.

Non consiste in un singolo atto isolato, ma in una serie di comportamenti aggressivi di natura psicofisica e verbale.

Si distinguono due tipi di mobbing:stress lavoro correlato mobbing formazione aziendale

  1. mobbing verticale, o “bossing“: viene realizzato dal datore di lavoro o da un qualsiasi superiore;
  2. mobbing orizzontale: è praticato dai lavoratori nei confronti di un loro collega con l’intenzione di emarginarlo.

Il mobbing porta alla progressiva eliminazione di qualsiasi mezzo o rapporto interpersonale necessario al lavoratore per svolgere la sua attività. Si tratta, quindi, di comportamenti che ledono gravemente la dignità professionale e umana dell’individuo, sotto l’aspetto morale, psicologico, fisico o sessuale.

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