Si tratta del settore in cui sono comprese le attività di trasporto di passeggeri o merci effettuate tramite ferrovia o condotte, su strada, via mare o aerea, cui si legano attività ausiliari quali i servizi ai terminal, i parcheggi, i centri di movimentazione e magazzinaggio merci, il noleggio dei mezzi di trasporto, le attività postali, i servizi di corriere.

   La sicurezza nei trasporti
   La sicurezza nei magazzini   
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La sicurezza nei trasporti

Per quanto riguarda i trasporti, la valutazione dei rischi va effettuata diversamente in base al settore preso in considerazione.

  • magazzini e trasportiI trasporti via terra possono avvenire su ferrovia o su strada, includendo quindi i conducenti di camion e furgoni, i tassisti, gli autisti, i conducenti di autobus e pullman, i corrieri in bicicletta e moticicletta. La sicurezza per questo genere di trasporti fa riferimento alla legislazione definita dal codice della strada, per quanto riguarda le disposizioni in materia di guida sicura e gli obblighi a carico dei costruttori e degli utilizzatori dei veicoli. A queste si affiancano le misure procedurali e organizzative definite dalle Direttive Europee e rivolte al Datore di Lavoro.I rischi ipotizzabili nel settore sono legati alla movimentazione manuale dei carichi, le vibrazioni e il rumore, gli orari di lavoro, il trasporto di sostanze pericolose e lo stress correlato.
  • Analoghi rischi si possono riscontrare nel settore ferroviario, soprattutto connessi agli orari di lavoro, all’ergonomia, alle condizioni climatiche sfavorevoli e al trasporto di sostanze pericolose.
  • Per quanto riguarda il trasporto aereo, gli addetti sono soggetti a lunghi orari di lavoro e frequenti cambi di fuso orario, all’esposizione a radiazioni cosmiche, al rischio di eventuali incidenti e alla scomodità dell’ergonomia dei posti di lavoro.
  • Infine, nel trasporto via mare si incontrano rischi biologici di contaminazione e rischi legati al gas e alla fumigazione nei casi di trasporti tramite container.

Nelle diverse attività elencate, le misure di prevenzione possono risultare efficaci se il personale viene adeguatamente coinvolto nel processo di valutazione del rischio.

La sicurezza nei magazzini

L’attività di magazzinaggio è invece quella svolta all’interno di un magazzino di stoccaggio e distribuzione. Le principali attività si possono suddividere in tre fasi:trasporti e magazzino

  • il ricevimento, quando quotidianamente arrivano trasporti che scaricano la merce da allocare nei vari reparti, con rischi legati all’investimento, alle variazioni della temperatura e alla movimentazione manuale dei carichi;
  • lo smistamento, con eventuali disagi vissuti da chi è impiegato all’interno dei reparti del magazzino, dovuti ad esempio agli sbalzi termici nel caso in cui la merce venga conservata nelle celle frigorifere;
  • la consegna e la vendita, con rischi dovuti alla movimentazione manuale dei carichi, all’utilizzo di particolari mezzi e attrezzature e all’investimento (a causa dell’impiego dei muletti).

La valutazione del rischio all’interno di un magazzino parte quindi dal contesto lavorativo di riferimento: è fondamentale considerare diverse variabili, come i livelli di automazione presenti, la quantità di personale impiegato e quello esterno e la presenza di sostanze pericolose.

Tra le tipologie di rischio, si possono distinguere:

  1. i rischi connessi al luogo di lavoro, come la fulminazione, la presenza di scale e parapetti, gli eventuali scivolamenti e cadute, le correnti d’aria e gli sbalzi di temperatura, i rischi di tipo biologico e/o chimico legati alle sostanze e ai materiali conservati;
  2. i rischi connessi alle attrezzature ai mezzi utilizzati, quali i carrelli elevatori o le pedane mobili; si tratta di messi che possono risultare anche molto rumorosi, producendo livelli di decibel trasporti e magazzinisuperiori alla soglia di azione, e che richiedono quindi, da parte degli operatori, l’impiego di DPI antiacustici;
  3. i rischi per la salute del personale, come la movimentazione manuale dei carichi: in questo caso, la valutazione, effettuata mediante linee guida internazionali, deve tener conto delle possibili conseguenze sull’apparato muscolo scheletrico.

La prevenzione dovrà quindi essere orientata a una corretta disposizione e adozione dei segnali indicatori, sia visivi che acustici, alla dotazione di DPI, all’utilizzo in ausilio di strumenti meccanici di sollevamento e/o spostamento dei materiali pesanti a una puntuale e periodica formazione e informazione.

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